Quella notte in cui Rose Villain ha fatto ballare tutta Bellaria - Igea Marina

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1/13/20252 min read

Il cielo è un tappeto di stelle, ma nessuna brilla quanto Rose Villain. Quando sale sul palco, il tempo sembra fermarsi. Le luci si accendono, e le prime note di Hattori Hanzo ci immergono in un’atmosfera sospesa, quasi meditativa. La sua voce, sicura e penetrante, ci ricorda il potere del silenzio in un mondo che grida troppo. È come se, per un attimo, il caos si dissolvesse, lasciando spazio solo alla sua musica.

Rose è una forza che scuote, che infrange le aspettative. Con Io, me ed altri guai, grida la sua libertà, invitandoci a fare lo stesso. Non c’è spazio per chi vuole incasellarla, né per chi pretende di domare l’anima indomabile di una donna. "Siate voi stessi, sempre", sembra dirci, mentre il pubblico canta con lei, quasi fosse una dichiarazione collettiva.

L’energia si trasforma con Stan, una canzone che parla di legami profondi, quelli che ci uniscono in modo viscerale, a volte ossessivo, ma sempre autentico. Rose ci accompagna in un viaggio emotivo, dove ogni brano è una confessione, un frammento di qualcosa di universale.

E poi c’è la malinconia che solo lei sa evocare. Cartoni Animati scorre come un ricordo che riaffiora: un amore perduto, un passato che continua a pulsare, nonostante il tempo. Quando canta Milano almeno tu, è come camminare al suo fianco per le strade della città, sentendo il calore di un rifugio, il conforto di un luogo che diventa un’ancora.

Ma è con Trasparente che Rose ci regala il momento più intimo e magico della serata. Si avvicina al pubblico e le sue parole diventano un coro che abbraccia tutti. "Non mi vedi?" sembra chiedere, mentre la sua voce si intreccia con quella dei fan. In quel momento, nessuno è invisibile: siamo tutti lì, presenti, parte di qualcosa di unico.

C’è spazio anche per il dolore e la resilienza. Fantasmi ci parla di restare accanto a chi amiamo, anche quando tutto sembra crollare. La sua voce si fa fragile e potente al tempo stesso, riempiendo l’aria di una tensione che ci stringe il cuore. Eppure, tra una canzone e l’altra, Rose scherza, sorride, e il suo sguardo sembra dirci: "Andrà tutto bene, finché siamo qui insieme."

La serata si chiude con un’esplosione di energia. Michelle Pfeiffer e Come un tuono ci fanno ballare e con Click Boom! il Becky Bay si trasforma in un mare di vibrazioni e applausi. È un finale potente, una dichiarazione d’intenti che risuona come un’eco anche dopo che le luci si spengono.

Quella notte, Rose Villain non si è limitata a cantare. Ha condiviso la sua anima, frammento dopo frammento, e ha lasciato in ognuno di noi un pezzo di sé.

Se volete rivivere le emozioni di questa serata magica, abbiamo realizzato un reel report su Instagram che cattura i momenti più intensi del live.